Il design Biofilico

Hai mai passeggiato in riva la mare, in mezzo ai boschi o corso tra la neve? Che sensazioni provavi? Eri felice, rilassato, in pace. Ti sei mai sentito a tuo agio guardando l’oceano o un tramonto in riva al lago? Se la tua risposta è “si”, non ti sembra tragico che gli incredibili benefici che riceviamo quando siamo immersi nella natura si perdano negli spazi in cui trascorriamo così tanto tempo? Gli studi, scientifici, suggeriscono che trascorriamo il 93% della nostra vita in ambienti chiusi, che non aiutano il nostro umore, i nostri pensieri, la nostra salute, la nostra felicità e tutto ciò è dovuto  ad uno stile di vita malsano. Man mano che aumenta l’urbanizzazione, le persone trascorrono sempre più tempo al chiuso riducendo al minimo la loro interazione quotidiana di qualità con la natura e questo sta creando danni psicologici e fisiologici a molti individui: insonnia, gastriti, difficoltà cognitive, sbalzi d’umore, attacchi di panico, ecc., sono i più lievi e comuni.

In questi periodi di zone rosse, arancioni e cosi via,  si parla molto di come cambieranno le nostre abitudini, le nostre esigenze e di come la casa dovrebbe  essere, un rifugio accogliente e connesso, un posto sano  adatto ad ospitarci se ci ammaliamo o se veniamo attaccati da virus … e, ancora, scrivono che il futuro andrà ripensato e le nostre case dovranno essere più sicure ed anche più accoglienti. Il design biofilico può essere un risposta valida alle nuove esigenze. 

La progettazione biofilica è anche una forma nuova e più evoluta di sostenibilità. La sostenibilità è il futuro di qualsiasi progettazione umana. Ma mentre la bioedilizia (green building) è impegnata nella ricerca di una sostenibilità rivolta all’esterno, il cui obiettivo ideale è l’edificio a impatto ambientale zero, la progettazione biofilica (biophilic design) è impegnata nella ricerca di una sostenibilità rivolta all’interno, il cui obiettivo ideale è l’edificio in cui la natura umana è pienamente valorizzata.

E’ chiaro che per fare della buona progettazione biofilica non basta aggiungere un po’ di verde qua e là. Occorre sapere quale Natura si adatta meglio al proprio progetto e chi lo abiterà porterà il suo essere biofilo  armonizzandolo.

Secondo l’architettura biofilica l’ambiente interno va progettato in modo da incorporare la “geometria della Natura” perché non si può vivere una vita sana e completa lontano dalla Natura. Il Concetto di Biofilia, cioè la predisposizione biologica  dell’Uomo a cercare il contatto con le forme naturali, va quindi ripreso ed  integrato nella progettazione biofilica o bioarchitettonica degli edifici.

Naturalmente è possibile lavorare su più livelli, ma la soluzione più semplice è la presenza di piccoli ecosistemi naturali negli edifici, per esempio in ambito scolastico con le pareti vegetali, inserendo strutture con forme naturali o utilizzando materiali naturali.

Il design biofilico è un approccio strategico, non necessariamente costoso, per inserire gli aspetti benefici della natura nella tua casa. 

Promuovere una connessione con la natura all’interno e all’esterno della tua casa per riconoscere l’importanza della natura nella tua vita quotidiana. In senso più ampio, la progettazione biofilica è rivolta a incorporare le caratteristiche geometriche peculiari e benefiche della Natura sia all’interno della struttura dell’edificio, sia alla struttura stessa, che al complesso urbanistico.

Infatti l’attenzione involontaria è risvegliata da elementi e caratteristiche degli ambienti naturali che bambini e adulti trovano particolarmente attraenti ed esteticamente piacevoli. L’obiettivo del design biofilico è creare luogi che generino esperienze emotive positive, (gioia, piacere, interesse, meraviglia) che favoriscano l’attaccamento alla Natura e il desiderio di prendersene cura.

Ovviamente la presenza di Natura è sempre preferibile alle sue riproduzioni, però in sua assenza, progettare gli ambienti tenendo presente le sue qualità e caratteristiche, creando luoghi che la evocano, è sicuramente una buona alternativa.

La progettazione biofilica non è una moda passeggera ma ha una base scientifica, al pari della progettazione ingegneristica.

Siamo agli inizi, ma è assai probabile che progressivamente essa verrà implementata nelle istruzioni per la progettazione degli edifici come qualsiasi altra componente, dalla struttura antisismica all’efficienza energetica.

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