I fattori rigeneranti dell’attenzione

L’attenzione è una risorsa “a capacità limitata”, cioè non è in grado di considerare troppi elementi contemporaneamente e per troppo tempo.

Nella vita quotidiana siamo esposti ad una quantità enorme di stimoli; L’attenzione ci aiuta principalmente a mettere a fuoco alcune informazioni escludendone altre, a distribuire la risorse attentive tra più compiti e a concentrarsi per un certo periodo di tempo su un determinato compito.

La difficoltà di mantenere l’attenzione focalizzata su una attività è un’esperienza  conosciuta come “fatica mentale”.

Le conseguenze vanno dall’incapacità di portare a termine quel compito, all’allungamento dei tempi per eseguirlo, fino a grossi problemi di concentrazione.

Oltre alla capacità di concentrarsi e alla maggiore distraibilità, la fatica mentale ha anche  risvolti negativi sull’umore, aumenta l’irritabilità, il comportamento aggressivo, i comportamenti antisociali e diminuisce il comportamento altruistico.

Per un recupero completo dello stato di fatica mentale è necessario non solo riposare l’attenzione diretta ma rigenerarla, e questo avviene solo rendendola temporaneamente non necessaria attraverso l’uso dell’attenzione involontaria.

L’attenzione involontaria gioca un ruolo nella rigenerazione dell’attenzione diretta dalla fatica mentale perché non richiede l’intervento del meccanismo che inibisce le distrazioni, non ha limiti di capacità e soprattutto è resistente alla fatica.

L’attenzione involontaria può derivare da processi (raccontare/ascoltare storie, giocare, risolvere rebus etc) o contenuti (animali, persone, acqua, natura etc.).

L’attenzione involontaria può essere hard o soft.

Il primo tipo inchioda letteralmente l’attenzione e le lascia poco spazio  per pensare e riflettere, per esempio guardare una gara automobilistica o giocare ad un video game: anche il secondo tipo tiene ancorata l’attenzione, ma lascia spazio per la riflessione personale.

Gli ambienti naturali sono una fonte di attenzione involontaria soft, la quale viene catturata da stimoli esteticamente piacevoli che rilassano e favoriscono la riflessione.

Quindi stimolare l’uso dell’attenzione involontaria stando a contatto con l’ambiente naturale pieno di stimoli soft ( il tramonto, i riflessi della luce, le foglie mosse dal vento, gli animali)    è un modo efficace per rigenerare l’attenzione diretta e garantirsi un buon funzionamento cognitivo.

La rigenerazione dell’attenzione è frutto della presenza anche di altre caratteristiche, dette fattori rigeneranti.

 L’allontanamento è una condizione da cui non si può prescindere per la rigenerazione mentale, consiste nell’allontanamento dalle richieste quotidiane (lavoro, preoccupazioni quotidiane, abitudini imposte).

Può avvenire fisicamente, per esempio andando in vacanza, facendo una passeggiata in un parco e/o mentalmente guardando le foto di una vacanza in montagna.

Il contatto con la Natura consente alle persone di allontanarsi dalla routine quotidiana.

L’immersione in luoghi che sono per loro natura da esplorare e dove si fanno nuove esperienze. L’immersione è favorita negli ambienti dove ogni singola parte è in armonia con il tutto.

La compatibilità è l’ultimo fattore rigenerante e cioè la corrispondenza tra le inclinazioni dell’individuo e le opportunità offerte dall’ambiente. Le esperienze nell’ambiente naturale sono caratterizzate da un alto grado di compatibilità che agevola la rigenerazione mentale e facilita la riflessione.

Queste quattro proprietà giocano un ruolo importante nel processo di rigenerazione dell’attenzione e  anche se l’attenzione involontaria è la più importante, nessuna di queste da sola è sufficiente.

Fatto salvo il fatto che in un ambiente naturale sono presenti tutte e quattro le proprietà rigenerative, in un ambiente urbano tanto maggiore è la presenza delle singole componenti tanto maggiore sarà il potenziale rigenerativo di quello stesso ambiente.

Quindi L’attivazione dell’attenzione involontaria è un processo che può aver luogo anche negli ambienti costruiti, che presentano caratteristiche rigenerative, spostando la questione dal contenuto al processo.

Ricreare un ambiente urbano che favorisca il benessere psicofisico e non ostacoli la necessità delle persone di rigenerarsi dalla fatica mentale, deve essere l’obbiettivo da ricercare.

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